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Vederla è ancora un’emozione sconvolgente, anche dopo nove anni, nove lunghi anni di guerra. Nicolette, vestita di bianco, eterea come un sogno, gli sorride da lontano. Vederlo, dopo tutto quel tempo, è un turbamento che non si addice a una nobildonna sposata. Alexandre, eroico cavaliere di Guglielmo il Conquistatore, incede possente nella gloria, e la guarda furtivo: la fanciulla che aveva amato ora è la moglie di suo cugino Milo. Diceva un grande scrittore che "quando gli dei vogliono punirci esaudiscono i nostri desideri": è ciò che accade ad Alex. Milo, gravemente malato, per non perdere l’eredità gli chiede di dare un figlio a sua moglie, e poi di andarsene per sempre. Appena Alex e Nicolette rimangono soli, si rinnova l’antica magia: le mani si intrecciano, le labbra si sfiorano; i gesti sono gli stessi, ma l’anima non è leggera come allora: lei, ignara di tutto, è tormentata dal rimorso, lui sa che il sogno presto finirà. Ma quando esplode l’amore, la felicità è davvero così lontana? |