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Tatiana ha diciott'anni ed è incinta. E' riuscita miracolosamente a scappare da una
Leningrado sconvolta dall'assedio dei nazisti e a rifugiarsi in America, la terra delle
opportunità. Il suo cuore però è a pezzi. Ha perso Alexander, l'uomo della sua vita, il
padre del bambino che porta in grembo. Eppure qualcosa dentro di sé, nel profondo dell'anima,
le dice che lui non può essere morto, non può averla abbandonata in quella nuova patria, glielo
aveva promesso... Alexander infatti non è morto, ma ci sono giorni in cui vorrebbe esserlo.
Tradito da un commilitone dell'Armata Rossa - che ha svelato ai superiori la sua origine
americana - è prigioniero della famigerata polizia segreta di Stalin.
Per lui sarebbe facile arrendersi al dolore, alle torture, ma non può: in cuor suo
sente che da qualche parte in America Tatiana e quel bimbo che non ha ancora conosciuto
lo stanno aspettando. Così Tatiana e Alexander continuano a vivere, l'una all'insaputa
dell'altro, alle due estremità dell'oceano, aggrappati al ricordo del loro amore che ha
sconfitto l'inverno e la fame, che ha gridato più forte delle bombe, che come un fiore è
sbocciato nella neve e nel gelo, e che non può finire.
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