© 2002 - Oscar Mondadori questa edizione |
"Orgoglio e pregiudizio" è l'opera più popolare e più famosa di Jane Austen.
Attraverso la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro
corteggiatori, lo sguardo acuto della Austen, sorretto da un'ironia
tanto più spietata quanto più sottile, annota e analizza con suprema grazia
fatti, incidenti, parole di un microcosmo popolato da personaggi che avranno
molto da insegnare a Dickens e a Thackeray.
I protagonisti sono
Elizabeth Bennett e Mr Darcy. Lei, secondogenita di cinque figlie,
appartenente ad una famiglia non molto ricca e di posizione sociale non
troppo alta, ha la sventura di una madre che pensa solo a far sposare le
figlie, e un padre che pur essendo un gentiluomo non si prende la cura di
frenare gli eccessi della moglie. Lui ricco e rispettabilissimo
signore, attento a quello che sono le buone maniere e le doti che una donna
di suo livello deve possedere.
Cominciano a frequentarsi nei salotti: Elizabeth prova fin
da subito un'antipatia per i suoi modi arroganti e Mr Darcy la snobba.
Col tempo però i sentimenti di lui di fronte ai vivaci occhi di lei cominciano
a cambiare...
Le famiglie dei due giovani appartengono entrambe alla gentry. La differenza fra loro riguarda
piuttosto la provenienza del denaro: ereditario e legato alla proprietà terriera per
Darcy, legato al commercio o a professioni liberali per la famiglia di Elizabeth (o
almeno per la famiglia della madre, che ha un fratello commerciante). Ma più ancora di
questa macchia, è in questione il comportamento della cerchia familiare di Elizabeth: la
volgarità della madre, l'indolenza del padre, l'ignoranza e
impudenza delle sorelle minori. In altre parole il linguaggio,
la condotta, l'istruzione, l'educazione: per dirlo in una sola parola, l'eleganza.
E' in questo ambito che vanno letti orgoglio e pregiudizio. Sono le barriere con le quali
persone appartenenti alla stessa classe sociale pongono fra loro la distanza che esiste
generalmente fra classi diverse. L'orgoglio di appartenere a quella fascia della borghesia
che costeggia l'aristocrazia, assumendone i modi e le forme, e il pregiudizio di chi si
sente respinto e offeso da quelli che considera suoi pari.
|