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Nell’irruenza dei suoi vent’anni, il nobile Walant di Uppsala, è certo di essere
il figlio prediletto di Odino. È la Natura stessa a convincerlo. Audace e spietato con i nemici,
com’è nella migliore tradizione vichinga, egli è
alto e ben piantato, con una folta capigliatura attorno ad un viso un po’ affilato reso
affascinante da due occhi incredibilmente blu pervinca e da un sorriso strafottente, che
fa strage di cuori. Forte di ciò, Walant crede d’avere in pugno la propria vita e azzanna
ogni cosa senza pietà, come un giovane lupo affamato. Egli non sa, però, che la sua nascita
nasconde una verità insospettabile. Invitato dal suo Re, Rurik il Rosso, ad unirsi ai giovani
guerrieri di Birka, la ricca "Città-mercato" ove ha sede il trono, viene poi da quest’ultimo
inviato in missione commerciale a Bisanzio. La capitale dell’Impero d’Oriente, opulenta e
lussuriosa, sarà una vera e propria rivelazione per il giovane vichingo. Un giorno,
inaspettatamente, nei giardini imperiali egli intravede la Principessa Karima Suleyarì
al Rashid: è bellissima e sensuale, come mai nessun’altra donna conosciuta prima, ma è
cosa proibita. Ciononostante, i sensi e il sangue bollente del giovane la pretendono ad
ogni costo. Il fato porterà proprio Walant a farle da scorta lungo il deserto della Nicea,
fino all’Oasi di Haminan, dove Karima si riunirà al padre, il potente Sceicco al Rashid.
L’amore passionale che travolgerà entrambi sarà impetuoso e irrefrenabile, tanto da
portare Walant ad un passo dalla morte. Ma il destino, ancora sempre in agguato,
alla fine si compirà fra amore e odio, vita e morte, portando profumi mai dimenticati
avvolti fra conturbanti mantelli berberi.
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