© 2002 - Oscar Mondadori questa edizione |
È la storia di Emma Woodhouse, ereditiera bella e un po' viziata,
giovane e sola, narcisista e intelligente,
La madre è morta quando lei era piccola e la sorella
maggiore si è sposata presto, per cui Emma diventa padrona di casa giovanissima.
Cresce con la sola presenza vicino di un padre che l'adora a tal punto
da non vederne i difetti e una governante a cui manca il polso fermo.
Emma, pur ritenendo di non
doversi sposare, trascorre il suo tempo cercando di combinare matrimoni
tra amici e conoscenti. Rinfrancata dal successo ottenuto con il matrimonio
della sua governante, tenta di combinare quello della sua amica Harriet Smith.
L'unico che tenti di frenarla
è il signor Knightley, di cui Emma ha un gran rispetto e che considera
un grande amico, ma quando scopre che Miss Smith pensa a lui come ad un
marito in lei scatta qualcosa...
In questo scenario si innesta una serie di fraintendimenti tra la
protagonista e gli altri
personaggi, quasi una "commedia degli equivoci" che costituisce il motore
principale dell'intreccio. L'eroina austeniana scambia la realtà con la
propria immaginazione manifestando, quasi fosse un don Chisciotte al
femminile, una moderna difficoltà comunicativa con gli altri. "Emma" si rivela una satira divertente e spietata di ogni pretesa di
razionalità assoluta.
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