Althea è una giovane madre divorziata, altruista, un po' imbranata e terribilmente disorganizzata. Ha tre simpatici figli, un cane molto autoritario, un ex marito al quale in fondo è stata ben lieta di dire addio, un buon impiego alla scuola locale e una vecchia casa nella campagna inglese con un giardino di cui va fiera. A parte qualche preoccupazione di carattere finanziario, qualche chilo di troppo e una sorella criticona, può dirsi soddisfatta della sua vita. Finché non perde il lavoro e i soldi diventano un serio problema. Per nulla scoraggiata (be', a dire il vero, lievemente scoraggiata), decide di provare a trasformare la sua passione per il giardinaggio in una professione. Ma c'è un'altra novità destinata a gettare scompiglio nella sua vita: pur non essendo tipo da perdersi in fantasticherie romantiche, ultimamente ha cominciato a provare uno strano disagio, una sensazione fastidiosamente piacevole e persistente. Nulla di allarmante, tanto più che la sua potenziale rivale è più giovane, più bella e decisamente più tonica di lei (anche se risponde al ridicolo nome di Topaz...). E comunque è, improbabile che l'uomo in questione possa essere attratto da una donna un po' stagionata, con le unghie sempre sporche di terra e con famiglia e parecchie piante a carico. Ah, se solo Althea fosse più in forma, se i suoi figli fossero più grandi, se le bastasse l'avventura di una notte, se non ci fossero i conti di casa, se... se... se... se solo lui non fosse così maledettamente attraente... |