È un geis potente quello che da generazioni incombe su casa Trevallyan, un antico incantesimo che deriva le sue origini dalle magiche arti dei druidi e segna come un'arcana maledizione il destino di chi vi è succube. La mancata osservanza delle imposizioni del geis non può che portare miseria e sventura al signore che vi è legato e ai suoi sudditi. E il geis dei Trevallyan, visconti della ridente contea irlandese di Lir, vuole che il padrone del castello sposi un'umile popolana, dopo averne conquistato eternamente il cuore. Ecco perché gli anziani saggi del ridente borgo entrano in fermento all'apparire dei primi segni soprannaturali: è giunta l'ora che il nuovo signore di Lir conosca la sposa che il geis ha scelto per lui. Il giovane e attraente Lord Trevallyan la pensa però diversamente e anzi trova persino ridicolo che nel 1828 si presti ancora fede alle vecchie superstizioni. E quando la sacra croce celtica incaricata di designare la prescelta lo conduce al cospetto di una neonata, con tutta l'arroganza dei suoi vent'anni accantona definitivamente la faccenda come frutto delle fole di quattro vecchi beoni. Ma non si sfida impunemente un geis. La vita di Lord Trevallyan sarà costellata di dolori e delusioni, lutti e solitudine. Finché, dopo vent'anni, il fato gli farà incontrare di nuovo quella bambina, ormai splendida donna. Il desiderio nascerà spontaneo, irresistibile, ma - come predetto - conquistare l'amore di quella giovane ribelle, orgogliosa e indipendente, potrebbe rivelarsi un'impresa impossibile. E l'incantesimo del geis ricadrà sul destino dell'intera contea... |