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"Ritorno a Wildcliffe"
di Constance Heaven


copertina
© 1982 - Mondadori

Che fosse bene diffidare dei Chartley, Juliet Prior lo aveva appreso dal padre; ma quando, costretta dalla morte di quest'ultimo a lasciare Parigi e a tornare nell'Inghilterra vittoriana, accetta dapprima la riluttante ospitalità degli zii, quindi un lavoro come segretaria personale di Lord Chartley, Juliet non tarda a comprenderlo personalmente.

Sebbene la vita dai Chartley, a Longdale, l'abbia ricondotta nei pressi della tenuta di Wildcliffe, legata nel ricordo alla felicità dell'infanzia, gli intrighi, i rancori mai sopiti, le sorde rivalità che sconvolgono l'esistenza dei Chartley sembrano avvolgere inesorabilmente Juliet in una rete di pericoli, di nascoste crudeltà, di meschine e spietate vendette che giungono a minacciare la sua stessa vita e non risparmiano il suo amore per Richard, uno dei Chartley che tuttavia i Chartley rifiutano.

Nel ricordo della notte a Parigi, quando il padre fu uccisola una carrozza, nella dolorosa incertezza sull'identità dell'uomo che di quella morte fu responsabile, l'esistenza di Juliet si lega inestricabilmente all'ambiguo passato dei Chartley, ai drammi trascorsi che generano nuovi drammi, nuovi intrighi, nuove incomprensioni.

E soltanto quando ogni nodo verrà infine sciolto, ogni mistero messo a nudo nella sua tragica e spietata realtà, Juliet potrà emergere dal lungo incubo che è stata la sua esistenza a Longdale per tornare alla vita e alla luce incarnate ai suoi occhi dall'amore per Richard e nel ricordo di Wildcliffe...

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