© 1982 - Mondadori |
Giovane, elegante, altera, Regina Audwyn, vedova di un uomo che non l'ha resa felice, ignora fino a qual punto l'eredità del marito possa rivelarsi fonte di misteriosi e imprevedibili eventi. Una casa vuota e abbandonata, ma non per questo priva di segreti visitatori, un conte francese dallo sguardo singolarmente penetrante, il suo giovane nipote, e una collana tanto favolosa quanto irraggiungibile potrebbero sembrare complicazioni sufficienti per la giovane vedova. Potrebbero, ma così non è. Poiché non va dimenticato - né da Regina né dai lettori - l'impegno di distogliere la cugina Arabella dal suo amore per l'affascinante Lord Wrexam, e il ben più arduo impegno di distogliere se stessa dall'amore per Lord Wrexam e Lord Wrexam dall'inesausto e spavaldo interesse per lei. Si intende che in questo potrebbe aiutarla l'amabile sir Mark Thurston, ma è assai dubbio che Lady Thurston, madre felice di quel giovane e irreprensibile gentiluomo, sia di tale avviso. E, più di ogni altra cosa, è di tale avviso Lord Wrexam? Poiché Lord Wrexam non è uomo da lasciarsi distogliere dal suo scopo, né da lasciarsi smarrire dall'incredibile ridda di conti francesi, collane, case deserte, intrighi, corteggiatori involontariamente accettati e volontariamente respinti, che circonda Regina. Per tacere dell'intera famiglia Stacpoole. Ma tacere dell'intera famiglia Stacpoole equivarrebbe, si intende, a perdere il filo di una tumultuosa e irresistibile vicenda che condurrà Regina, Arabella, il giovane Lescot, l'ambiguo conte francese, sir Mark, Lord Wrexam (e chi altri?) a comprendere come si possa sempre riparare - e riparare felicemente - a un errore, purché si abbia l'accortezza di non ripeterlo. |