Alle cascate di Talladega il freddo ha la rigidità di nove corpi rinvenuti durante uno scavo e lì sotterrati da chissà quanto tempo. Ossa umane scheggiate e una candela stretta nella mano destra dei cadaveri sono gli unici indizi su cui si arrovellano la polizia locale, il detective Joe Quinn e la scultrice forense Eve Duncan, protagonisti del precedente romanzo di Iris Johansen, "Doppio volto". Tutti vogliono la verità su quel mistero, ma la donna ha una ragione in più per dedicarsi alla ricostruzione dei volti: tra quelle vittime ci sono anche i resti di una bambina, forse proprio quelli della figlioletta Bonnie, presumibilmente uccisa da un maniaco, condannato a morte, che non ha mai confessato il luogo della sepoltura. Mentre le indagini seguono il loro corso, scomodando perfino l'FBI nella persona dell'agente Robert Spiro, una serie di telefonate di un mitomane che si fa chiamare Dom scatenano l'inferno nel cuore di Eve: particolari inediti sulla tragica fine della piccola fanno pensare che il suo assassino sia ancora a piede libero. Inizia così un inseguimento: il tempo stringe e serra il cerchio intorno a nuove possibili vittime. Ma il serial killer arriva almeno un paio di volte prima di Eve e Joe, e il sangue di innocenti continua a scorrere... Ora è Jane, una bambina 'difficile' al suo quarto affido, a trovarsi nel mirino dello psicopatico: stessa età, stessi capelli rossi di Bonnie... |