© 1981 - Mondadori |
Eugenia Liddiard, giovinetta appena uscita di collegio e tuttavia dotata di un indomabile spirito di iniziativa; due cugini tanto singolarmente simili all'aspetto quanto singolarmente diversi per carattere; una matura gentildonna di dubbia reputazione e indubbia inventiva; un'altera contessa ansiosa di liberarsi di Eugenia, dandole quanto prima possibile marito, ma tristemente ignara dello spirito di iniziativa che non di rado anima le giovinette appena uscite di collegio; un capitano che potrebbe essere o non essere (il principe Amleto vorrà perdonarci l'involontaria citazione) un autentico capitano, ma che è senza alcun dubbio autenticamente dotato di un singolare e pericoloso senso della legalità e di un non meno singolare (e non meno pericoloso) senso dell'umorismo; la dolce campagna inglese nel maggio- del 1811... e null'altro? Al contrario, ben altro. Poiché le carte del gioco, sapientemente mescolate, costituiscono una partita in cui il pericolo, l'incertezza, l'avventura e l'amore si intrecciano e si combattono, si affrontano e si vengono in reciproco aiuto, coinvolgendo i protagonisti (e i lettori) in un gioco gaio e dolcemente appassionato, e componendosi infine, dopo l'ultima piroetta dell'imprevedibile jolly, nella ridente e tenera figura finale. |