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"Un Uomo Irresistibile"
di Mary Balogh


copertina
© 1999/2007 - Mondadori

Il baronetto Nathaniel Gascoigne rientra a Londra con una doppia missione: maritare l’ultima delle sue sorelle e una cugina.

Già pregusta la successiva libertà e le giornate di baldoria con gli amici e compagni d’armi.

Ma un incontro inaspettato muterà tutti i suoi progetti. Avvinto dal fascino di Sophie, amica di un tempo spensierato, scoprirà di non poter fare a meno di lei...

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La recensione di Alice Dileo:


"Un Uomo Irresistibile" ritrae un eroe che, purtroppo, resistibile lo è troppo spesso.
Mentre la descrizione della vita nell'incomparabile periodo della Reggenza inglese è senza alcun dubbio incredibilmente minuziosa e veritiera, e miscelata con un'ottima base per un'intrigante storia d'amore, in quest'ultimo punto lascia i lettori con la bocca un po' asciutta.

Le regole ed i modelli di comportamento che delimitano strettamente la gamma di emozioni che la gente si poteva permettere di esprimere sono ritratti realisticamente; ma mentre la loro applicazione alla narrazione sull'epoca è efficace, i sentimenti e le reazioni dei caratteri ne sono alquanto penalizzati, risultando in una mancanza di coinvolgimento. Sophia Armitage e Nathaniel Gascoigne possono aver gioito dell'amore sia nelle sue punte massime che nei suoi minimi più profondi, nei loro cuori e nelle loro menti, ma questa lettrice non ha superato il livello medio. "Un Uomo Irresistibile" non raggiunge l'equilibrio necessario tra gli alti e bassi, e nel complesso la storia fra i due protagonisti tende verso il basso.

Sophia è una vedova che aveva seguito il marito in guerra, dove ha incontrato Nathaniel è i suoi tre amici, conosciuti a tutti come i Quattro Cavalieri dell'Apocalisse per il loro coraggio e le azioni intraprendenti. Dopo la guerra, dato che il marito è morto cercando di salvare un ufficiale inferiore, Sophia diventa la vedova di un eroe di guerra, e il governo decide di fornirle una pensione e una casa, assicurandole così un futuro. Ultimamente, però, Sophia deve affrontare delle "preoccupazioni" - viene ricattata, e la sua limitata ricchezza e indipendenza sono minacciate.

Nathaniel è un uomo ricco all'inizio dei trent'anni. Arriva a Londra per la Stagione per trovare un marito alla sorella più giovane, e forse anche per sua cugina Lavinia. Finché non si sposa, che rifiuta di fare, Lavinia non potrà ricevere la sua eredità fino all'età di trent'anni.

Nathaniel, appena arrivato a Londra, cerca subito i suoi tre amici, due dei quali si sono nel frattempo sposati - e le cui storie sono raccontate nei precedenti due libri. Una mattina in cui i quattro a cavallo fanno una passeggiata nel parco, incontrano Sophia. Nonostante lei si comporti amichevolmente come sempre, a Nat lei pare in qualche modo dismessa (non che sia mai apparsa particolarmente bella, comunque). I Quattro Cavalieri hanno sempre visto, e continuano a vedere, Sophia come "una di loro", così si sentono liberi di discutere con lei di argomenti che nessuna dama di buona nascita dovrebbe ascoltare. Alcune di quelle cose persino a me dava fastidio sentir dire. Ora, d'accordo che all'epoca era comune per i gentiluomini tenere amanti e frequentare case di piacere, ma questo non è il mio argomento di conversazione preferito.
Nonostante però abbia trovato fastidiose queste conversazioni con Sophia presente, all'interno dei quattro amici rendono il lettore partecipe della profonda amicizia e "camaraderie" esistente.

L'amicizia fra i quattro e Sophia è presto ristabilita, e inizia un'amicizia anche tra Sophia e Lavinia. Lavinia è personaggio che mi è piaciuto molto. E' intelligente, astuta, parla con sincerità, e la sua amicizia con Sophia la renderà capace di aiutarla quando il problema peggiora. Perché quando i quattro amici cercano di allontanare il ricattatore di Sophia ad un ballo, lui inizia ad aumentare le sue richieste.

Nathaniel scorta Sophia a casa una sera, ed un semplice bacio si trasforma in una notte di passione. Decidono quindi di avere una relazione tra eguali - non come tra uomo e amante, che renderebbe la sua posizione come quella di una mantenuta. Sia Sophia che Nathaniel rimangono sorpresi dalla sua ardente natura, e Nat inizia a sospettare che Sophia abbia volutamente nascosto la sua femminilità e bellezza dietro quella facciata di dismissione. Ma prima che possa scoprire perché, il ricattatore (la cui identità non è affatto un mistero) aumenta le richieste, e lei si trova costretta a tagliare i rapporti con tutti i suoi amici; si sente imbarazzata dalla natura del ricatto, dal segreto che l'ha resa vulnerabile, ed è risoluta a cavarsela da sola.

Sfortunatamente, non ci riesce. Il risultato è una rottura della relazione con Nathaniel, e un muro di silenzio fra i due. Ad un certo punto mi è venuto quel particolare desiderio di prendere i due per il colletto e scrollarli per far venire loro un po' di buon senso e, soprattutto, la voglia di parlare, di non nascondere i problemi dietro un muro di quello stretto modello di comportamento di cui parlavo prima.

Ad un certo punto, mentre lo rileggevo analizzando meglio il comportamento ed il carattere dei personaggi, mi è venuta una sorta di illuminazione. Per chi come me ama e adora Shakespeare e si è letta l'intera bibliografia, verrà in mente una delle sue commedie più riuscite, "Molto Rumore per Nulla". Per chi non l'ha mai sentita (o non ha mai visto l'omonimo film di Kenneth Branagh, N.d.Ainos), la consiglio caldamente.
Perché, direte voi, è venuto in mente Shakespeare? Perché vedete, le due coppie Sophia-Nathaniel e Eden-Lavinia ricordano troppo le due coppie Ero-Claudio e Beatrice-Benedetto. Le prime due sono caratterizzate da personaggi che seguono le regole e i comportamenti, non si fanno soverchiare dalle emozioni e si "reprimono" in nome della felicità dell'altro. Le altre due sono, semplicemente, magnifiche. Battibecchi, discussioni, stuzzicamenti vari li caratterizzano, nonché una scena finale che copre letteralmente i due protagonisti principali. Ammetto che mi sono più interessata all'evolversi della situazione fra Eden e Lavinia - entrambi personaggi memorabili - che della principale storia d'amore.

E questo, pur essendo in un certo senso grave dato che mi sono chiesta se forse non era meglio dare anche ad Eden il suo libro e non relegarlo come secondario nel libro di Nat (ruolo che comunque copre magnificamente), è quello che mi ha fatto alzare la valutazione del libro. Ringrazio Mary Balogh che mi ha fatto ridere di gusto facendo rivivere due personaggi che ho molto amato.

N.B. Terzo di una trilogia che comprende: "Indiscreto", "Non ti ho mai Dimenticato" e, appunto, "Un Uomo Irresistibile".

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Background Set copyright ©1999-2002 by Our God Reigns Ministries, Pastor Janette Stewart

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