traduzione di A.L.Zazo © 1974/83 - Mondadori |
Ancora giovane, ma non più semplicemente "giovane", nubile e rassegnata a rimanere tale, intimamente ribelle alle convenzioni e ai luoghi comuni idolatrati da una famiglia opaca e rispettabile, Abigail Wendover ha l'insolita fortuna di dover affrontare, per salvare la giovanissima nipote Fanny da un matrimonio indesiderabile, una autentica "pecora nera". Autentica? Meglio non giungere troppo affrettatamente alle conclusioni. È davvero certo che la sola pecora nera sia Miles Calverleigh, esiliato in India dalla famiglia per i suoi eccessi giovanili? Che, tra Abigail e la sua impetuosa nipotina, sia quest'ultima la più giovane e sventata? Che ad avvicinare irresistibilmente la "saggia" Abigail alla pecora nera sia soltanto il suo profondo senso del dovere nei confronti della nipote? I lettori di Georgette Heyer sanno quale sapiente uso le sue eroine sappiano fare di un senso del dovere sagacemente inteso. Abigail Wendover non si rivela diversa dalle altre. E la buona società di Bath, al termine dell'avventura, vedrà capovolgersi sorprendentemente posizioni da lungo tempo stabilite; Abigail Wendover avrà perso alcune certezze, ma ne avrà acquistate altre assai più gradevoli; Fanny avrà imparato a non giungere troppo affrettatamente alle conclusioni; e Miles Calverleigh saprà, senza ombra di dubbio, che una "pecora nera" può felicemente rinunciare a essere tale.
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