"Nella Gioia e nel Dolore" di Patricia Gaffney
© 1998 - Euroclub © 2004 - Sonzogno |
Cinico, sofisticato, libertino, troppo attraente per il suo stesso bene. E, soprattutto, molto annoiato. Cos'altro, infatti, se non la noia, può aver spinto il nuovo visconte d'Aubrey ad accettare di presiedere il piccolo tribunale della sua contea? Ma l'ottocentesca campagna inglese non è certo in grado di offrire una gran varietà di reati, e anche la nuova occupazione sta per rivelarsi alquanto tediosa al giovane nobile... finché al suo cospetto non appare una donna: Rachel Ward, uxoricida, condannata a dieci anni di carcere e rilasciata prima del termine per buona condotta, arrestata di nuovo per vagabondaggio in quanto ancora priva di un lavoro e di una "fissa dimora". Nel suo caso la legge parla molto chiaro, non c'è che da rimandarla in prigione. Eppure, d'Aubrey è disposto ad avvalersi di ogni grammo della sua influenza quale giudice e signore del distretto per evitare che ciò accada. Neppure lui saprebbe spiegare il perché, ma qualcosa nella giovane vagabonda lo ha toccato così profondamente da convincere gli altri giurati ad affidargliela in custodia in veste di govemante del suo maniero. "Attrazione sessuale", è la spiegazione più facile per tale scelta, quella a cui sia lui che la riluttante Rachel vogliono credere. La verità, invece, è ben altra, così impottante e così ben protetta in fondo al cuore che è difficile udirla, anche quando grida forte per rivelarsi... |
La recensione di Cristina Caboni:
Conoscete la scrittrice Patricia Gaffney? Io ho appena letto "Nella gioia e nel dolore" e... non è facile descriverlo...
Non è il solito romanzo: bello lui, bella lei, fulmini, intrighi, passione.... e vissero felici e contenti! Tutta la storia è in realtà un lungo cammino verso la normalità, per due persone "anormali": lei, ex carcerata, dopo 10 anni di carcere duro non sà decidere neanche ciò che deve indossare... lui, giovane libertino quasi depravato, ha ormai provato tutto, al suo repertorio manca solo la galeotta..! Inizialmente la "relazione" è ad un solo binario... lei subisce - e lì la tentazione di mollarlo è stata veramente forte - ma in lui c'è sofferenza anche in queste scene, così ho saputo aspettare e ho avuto ragione! Lei ne subisce il fascino, ma nell'intimità non prova nulla se non più tardi... Non ci sono balli, nè mondanità di nessun tipo; in tutta la storia aleggia il desiderio, quasi spasmodico, di normalità... di quotidianità. Non posso negare che il libro sia toccante, non credo di aver letto mai una storia dove l'introspezione psicologica sia stata altrattanto accurata, nè dove l'animo umano sia stato sondato così a fondo... in entrambe le sue varianti: quella femminile e quella maschile. Devo ammettere che per me, aspirante scrittrice, è inddubiamente una sorta di "manuale "da cui attingere conoscenze e tecnica, ciò nonostante ho il timore di vedere io, e io soltanto, queste sfumature...
Torna indietro
|