traduzione di A.L.Zazo © 1977 - Mondadori © 2005 - Sperling & Kupfer |
Non è facile stupire il conte di Rule. Ricchissimo, frivolo, indolente (o soltanto ansioso di parerlo? ah, l'irresistibile tentazione di giocare alla Primula Rossa!), disputato da tutte le gentildonne di Londra, Rule guarda la vita con occhi benevolmente disincantati. Ma il giorno in cui Horatia Winwood gli chiede se acconsentirebbe a sposarla, il conte di Rule si stupisce. A torto, poiché le cose sono di una cristallina semplicità: Elizabeth Winwood ama il tenente Heron; Charlotte rifugge dal sacrificio (la reputazione di Ru le, un gentiluomo troppo irresistibile per essere ineccepibile...); e poiché Pelham sta conducendo la famiglia alla rovina l'unica soluzione a tanti problemi è il matrimonio - un semplice matrimonio di convenienza - tra Rule e Horatia. Non c'è chi non lo veda, e Rule non tarda a vederlo. Di ben diversa opinione sono il cugino del conte, l'impareggiabile Crosby Drelincourt, e la bella Caroline Massey; ma della bella Caroline è forse meglio parlare il meno possibile. E Rule, non finirà per interrogarsi sulla convenienza del matrimonio quando Horatia diviene la regina di Londra, argomento preferito di conversazioni discretamente interrotte al suo apparire? Ah, è arduo decifrare l'ironica impassibilità del conte. E tuttavia... Duelli, scandali, balli in maschera, perdite al gioco, scambi di persona, rapimenti, assalti di masnadieri: nulla sembra troppo per l'inesauribile capacità di Horatia di trovarsi al centro dei più inattesi intrighi e di coinvolgervi gli individui più insospettabili. Rispettabilissimi ufficiali, meno rispettabili gentiluomini, briganti di strada, stupefatti locandieri (e occorre dirlo? il conte di Rule) entrano nel gioco in un crescendo irresistibile, trascinati in una giostra di sorprese e colpi di scena che la stessa imprevedibile Horatia sente di non poter prevedere e ancor meno affrontare. Non cosi il conte di Rule, che ha imparato a conoscere a fondo la giovanissima moglie. Sposata "solo per convenienza"? Meglio non voler prevedere l'esito di un matrimonio di convenienza in cui la moglie è un incantevole fuoco d'artificio e il marito l'uomo più affascinante di Londra. O, al contrario, una previsione è lecita? Forse, purché si tengano in debito conto le perfide calunnie di Crosby Drelincourt, i torvi disegni di Robert Lethbridge, quel che accadde in una folle primavera di sette anni addietro, la spilla smarrita... Ma non aggiungeremo altro. Se non questo: qualunque cosa chiunque affermi, se l'amore, il caso, la vendetta, il capriccio (e il conte di Rule) vi giocano un ruolo importante, la prozia di sir Roland Pommeroy è inconfutabilmente estranea alla vicenda. |