© 1999 - Mondadori |
Esile, lentigginosa, con i capelli rossi come un tizzone ardente, Portia è una giovane ribelle. Figlia illegittima del fratellastro del marchese di Grenville, ha sempre condiviso con il padre la dura esistenza dei diseredati: ha imparato ad affrontare con orgoglio le ingiurie e le umiliazioni, ha dimenticato gli agi della nobiltà, sa difendersi e andare a
cavallo come un uomo. Ma quando, a diciott'anni, rimane orfana scopre di essere sola e vulnerabile: è così che accetta di trasferirsi al castello dello zio. Sulla strada che porta alla tenuta l'aspetta Rufus, nemico giurato dei Grenville, che, scambiandola per la filgia del marchese, la rapisce. Basta un attimo: gli occhi selvaggi di Portia incontrano lo sguardo
profondo di Rufus e non ci sono più rivalità, non c'è più l'orgoglio, nè la paura. Soltanto una passione che li spinge a cercare, l'uno tra le braccia dell'altro, il calore di un bacio, la felicità dell'intesa, l'estasi del piacere. Ma l'odio atavico fra i due casati torna a galla: Rufus non vuole perdonare chi gli ha ucciso barbaramente i genitori e il marchese non sembra accettare la riconciliazione. Per Portia è l'ennesima sfida e questa volta l'avrà vinta.
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