traduzione di A.L.Zazo © 1983 - Mondadori |
Se Kate Malvern fosse più sensibile agli oscuri presentimenti della sua nurse di un tempo, la temibile e generosa Sarah Nidd, e se questa fosse a sua volta più pronta a dar voce ai suoi presentimenti, l'imponente dimora di Staplewood e i suoi inquieti abitanti non vedrebbero mai giungere la cugina Kate. Ma Sarah Nidd è una signora troppo discreta, e Kate una giovane donna troppo gaia e concreta per prestare ascolto a inavvertibili segnali; accade così che inizi la sua avventura a Staplewood, la dimora dove la zia Minerva (in verità soltanto una dimenticata sorellastra del padre) l'accoglie "generosamente" e dove il cugino Torquil la stupisce, la affascina e la indispettisce per i suoi singolari atteggiamenti. Fino al giorno in cui a indispettirla e a incuriosirla in ben altro modo giunge Philip Broome, il nipote prediletto da sir Timothy e detestato dalla zia Minerva. E quanto ai mutevoli sentimenti di Torquil e agli improvvisi e turbati sgomenti di Kate, come definirli? Quel che è certo è che da quel giorno, tra la cugina Kate, l'enigmatica zia Minerva, l'inquietante cugino Torquil, e Philip Broome - per tacere del dottor Delabole e di tutti i membri della servitù - inizia una partita misteriosa, drammatica e romantica, una singolare vicenda che avvolge sempre più tenacemente Kate in una rete di sospetti, di smarrimenti e di paure che la giovane donna combatte con il coraggio, il buon senso e la tenerezza delle migliori eroine di Georgette Heyer. Una vicenda che sorprenderà molti lettori di quest'autrice rivelando, accanto alle consuete e amate caratteristiche della scrittrice inglese, una carica di romantica drammaticità in lei non consueta. N.B.: questo romanzo è stato ripubblicato da Sperling & Kupfer con il titolo di "Segnali d'Amore". |