"Io ti Avrò" di Julia Quinn
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Dopo la morte dei genitori, Elizabeth è costretta a lavorare come dama di compagnia per potersi prendere cura dei tre fratelli minori: solo un matrimonio di convenienza risolleverebbe la sua condizione! Quando trova un misterioso libretto con tutte le regole per sedurre e accalappiare l’uomo giusto, Elizabeth capisce che è il momento di svoltare il suo destino e decide di sperimentare quelle tecniche sull’affascinante James Siddons, nuovo sovrintendente della tenuta di lady Danbury. Ma la ragazza non sa che sotto le spoglie di James in realtà si cela un marchese in incognito che le ruberà per sempre il cuore... |
Epilogo alternativo di "Io ti avrò" di Julia Quinn(pubblicato originariamente sul sito www.Amazon.com in lingua inglese)
Fu un matrimonio perfetto... quasi.
James Anthony Edward, vuoi tu prendere questa donna come tua legittima sposa per vivere insieme a lei secondo le leggi di Dio uniti nel sacro vincolo del Matrimonio? Prometti di amarla ed onorarla, in salute ed in malattia, finché morte non vi separi? La voce di James era forte e decisa : "Lo voglio" Elizabeth Mary, vuoi tu prendere questo uomo come tuo legittimo sposo per vivere insieme a lui secondo le leggi di Dio uniti nel sacro vincolo del Matrimonio? Prometti di amarlo ed onorarlo, in salute ed in malattia, finchè morte non vi separi? La voce di Elizabeth era bassa ma reale. "Lo voglio" Chi cede questa donna in sposa a quest'uomo? Lucas fece un passo in avanti. "Io." Il curato continuò con la cerimonia e James ripeté le sue promesse solenni, ma alcuni invitati seduti sulla prima panca non ci fecero più attenzione. "Che cosa stai stringendo tra le mani?" chiese Jane in un sussurro a Susan. "Stai tranquilla." "Che cos'è?" "Ti ho detto di stare buona." "Ma io lo voglio sapere!" "Voi due, signorine..." sibilò Lady Danbury voltandosi per fissarle in volto, "state buone. Siamo quasi arrivati alla parte in cui Elizabeth prometterà nuovamente di ubbidire. Ha! Dovrebbe essere divertente." Jane attese fintanto che Lady D non si fosse rimessa a fissare la coppia all'altare e poi diede una gomitata nelle costole alla sorella maggiore, bisbigliando: "Che cos'è? Un libro?" Susan si arrese e le porse una bibbia. Jane trattenne il fiato: "La bibbia della parrocchia! Ma non dovrebbero usarla per la cerimonia?" Il sorriso che le diede in risposta Susan fu mefistofelico. "Ma allora... che libro sta tenendo in mano il curato?" Jane strabuzzò gli occhi ed impallidì nel riconoscere il libretto rosso tra le mani dell'uomo di chiesa. "Oh no... non può essere... Oh, Susan, Elizabeth ti ucciderà per questo." Susan fece spallucce: "Apprezzerà l'ironia." Jane scosse la testa, storse le labbra spalancando gli occhi: "Oh no, non credo proprio." "State buone!" sibilò nuovamente Lady Danbury. "Altrimenti giuro che vi scaravento dritte fuori dalla vetrata: è una cerimonia seria questa!" "Lo so," mormorò Jane lugubremente, "lo so." Ciò che Dio ha unito, nessun uomo possa dividere. "Oh... grazie tante!" esclamò Susan rivolgendosi alla sorellina, "Mi hai fatto perdere il pezzo in cui lui prometteva di amarla ed onorarla con il proprio corpo!" Gli occhi di Jane per poco non schizzarono fuori dalle orbite: "Ha detto... questo?" Ovviamente dimenticò tutto a proposito del libro. Vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa. E lui lo fece.
© Julia Quinn
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