© 1983 - Mondadori |
La sera del 14 maggio 1818, al ballo a Effingham House, Viola Effingham attende a lungo l'arrivo di Lord Arthur Wingfield, ma la tardiva apparizione dell'imprevedibile e incostante gentiluomo non si rivelerà per lei causa di compiacimento: l'imprevedibile e incostante Lord Arthur si è dimostrato ancora una volta tale. Viola Effingham, si intende, potrebbe trarre conforto dalla presenza al ballo di Robin Grenville, l'enigmatico Beau Grenville cui "tutta Londra" attribuisce un tenace e infelice amore per lei; ma quando Beau Grenville, non meno di Lord Arthur, sembra cadere vittima del fascino inquieto di Isabella Wargreve, quale via d'uscita ha Viola dal singolare labirinto nel quale i suoi, e gli altrui, sentimenti paiono aver la rinchiusa? Il testamento di sir Ernest Wingfield, il tragico amore che per un anno intero Isabella ha nutrito nella solitudine di Brighton, le misteriose apparizioni di un misterioso gentiluomo nel giardino di Effingham, la curiosità del Bel Mondo, la dispotica ironia di Beau Grenville e l'adorabile incostanza di Lord Arthur sono altrettanti ostacoli sulla via d'uscita dal labirinto che racchiude in quella luminosa primavera londinese Viola e Isabella, Lord Arthur e Beau Grenville, per tacere del misterioso gentiluomo che Isabella incontra sulla brughiera di Hampstead. Ma, sebbene lo stesso Beau Grenville, enigmatico e irresistibile deus-ex-machina, cada vittima dei singolari inganni che l'amore e l'orgoglio amano giocare, non vi è dubbio che il Re e la Regina, la Torre, l'Alfiere e le Pedine del gioco troveranno la felice via d'uscita dal labirinto quando questo, da malefico intrico di tradimenti e incostanze, di molte menzogne e poche verità, saprà mutarsi nel dolce labirinto d'erba del giardino di Effingham.
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